LA FONDAZIONE ORGANI ATTIVITÀ CONTATTI
Da luglio 2022 nasce Fondazione S.I.A. per trasformazione dell’associazione Finsaa

Il 23 marzo 1976 nasceva FINSAA, Associazione privata e senza fini di lucro, con sede presso l’Unione Industriale di Torino, con 5 Soci Fondatori d’eccezione: FIAT; Istituto Bancario San Paolo di Torino; CCIAA Torino e Cassa di Risparmio di Torino, oltre alla stessa Unione Industriale, cui fu affidata la gestione.
Ottenne riconoscimento della personalità giuridica il 23 novembre 1978 (D.P.R. n 952) e Da allora è iscritta al n. 160 del Registro delle Persone Giuridiche della Prefettura di Torino.

Numerose e significative realtà dell’imprenditoria e dell’associazionismo torinese si sono susseguite negli anni come soci e come consiglieri, e, ancora adesso, concorrono ai suoi scopi: “contribuire con i mezzi ritenuti più efficaci al miglioramento e alla diffusione della cultura manageriale e degli insegnamenti di scienze e tecnologie, in materie e percorsi utili per il progresso di vari ambiti Aziendali, che si ritiene di dover incentivare, sostenere, premiare, con riferimento particolare, ma non esclusivo, al segmento dell’Alta Formazione e in relazione alle tematiche e alle discipline manageriali, tecniche e scientifiche collegate alle attività imprenditoriali in senso ampio”.

Per il raggiungimento di questi fini ha potuto contare nel tempo di un significativo patrimonio, di natura esclusivamente privata e auto finanziata, che fu significativamente implementato nel 2006 da un importante eredità da parte di una privata e lungimirante benefattrice, la Signorina Marcella Carolina Novo. Poco nota al grande pubblico, si tratta di una manager e imprenditrice di successo (prima donna in Italia a divenire nel 1958 Amministratore Delegato di un’importante realtà industriale) deceduta a fine 2004. La sua eredità fu in parte assegnata a FINSAA, considerata erede meritevole della sua piena fiducia nell’attuazione di azioni di sostegno per i giovani impegnati negli studi delle materie d’interesse e utilità del sistema produttivo torinese.

Il primo scopo di FINSAA fu supportare la SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino) basata su uno Statuto (il DPR 01.10.1974, n.616) che ne sanciva la natura innovativa di “business school”, le riconosceva autonomia amministrativa dall’Università, creando un esempio di antesignano partenariato pubblico-privato ideato dal professor Federico Maria Pacces nel 1957. Si prevedeva infatti la presenza di rappresentanti FINSAA nel Consiglio Direttivo SAA e il loro coinvolgimento negli indirizzi e nella didattica. Purtroppo la SAA come Ente autonomo a fini speciali e con la partecipazione dei finanziatori FINSAA, venne meno a seguito della sua liquidazione, decisa ed attuata dall’Università di Torino nel 2011/2012.

A seguito di questi fatti e della decisione di ampliare e aggiornare nel tempo l’oggetto del suo sostegno, FINSAA ha mutato due volte denominazione e missione originali, passando nel 2011 ad “Associazione per il Finanziamento degli Studi in Amministrazione aziendale” e nel 2021 ad “Associazione per il Finanziamento Studi in Ambiti Aziendali”, mantenendo la forma associativa ed il riconoscimento di personalità giuridica.

Nel 2022 la compagine dei 10 Soci, in accordo con l’Esecutore Testamentario e la Prefettura di Torino, per dare ulteriore riconoscimento, ampiezza, consistenza e prospettiva alla sua missione, anche a fronte dei sempre maggiori impegni, ha deciso la trasformazione dell’Associazione in Fondazione per gli Studi di Interesse Aziendale (S.I.A.).

Anche nella nuova veste giuridica è dotata di autorevoli organi di gestione (Presidenza, Consiglio d’Amministrazione e Segreteria) e di controllo (Revisore dei conti).

Ha un rinnovato rapporto di collaborazione con gli Atenei Torinesi e, in particolare, con il Dipartimento di Management, che permette di valutare congiuntamente le iniziative di sostegno a studenti meritevoli.

Mantiene un costante, continuo e proficuo rapporto di supervisione e collaborazione con l’Esecutore Testamentario dell’eredità Novo, dottor Aldo Richieri.